Corpi Che Contano Nadeesha Uyangoda 66Thand2nd 2024
Corpi Che Contano Nadeesha Uyangoda 66Thand2nd 2024
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB101188
ISBN: 9788832973891
Titolo: Corpi Che Contano
Autore: Nadeesha Uyangoda
Editore: 66Thand2nd
Anno: 2024
Pagine: 128
Formato: Brossura
Percepire il proprio corpo, prenderne coscienza, mapparne le cicatrici, provando a ricordarsi di quando da bambini si pedalava in bicicletta o si nuotava in piscina, confrontando la propria esperienza limitata con quella dei grandi atleti che hanno fatto delle loro abilità fisiche una professione, e servirsi di questa nuova consapevolezza per scardinare pregiudizi di razza, genere e classe. Partendo da una simile urgenza, Nadeesha Uyangoda indaga il tema complesso del rapporto tra corpo e pratica sportiva, alternando il racconto autobiografico alla narrazione di alcuni momenti storici chiave, in cui lo sport – strumento di dominio politico e di egemonia culturale, ma anche grimaldello per abbattere muri e smontare falsi miti – ha contribuito in modo determinante a costruire le nostre identità. Esistono davvero gli sport da femmine e quelli da maschi? Quanto è radicato il razzismo nelle piste di atletica o nei campi da calcio? È vero che certi gruppi etnici hanno una naturale predisposizione alla velocità, alla resistenza, alla sopportazione del dolore? Quanto incide la condizione economica nel determinare l’accesso allo sport? E perché lo ius soli sportivo ha saputo guadagnarsi una certa dignità nel dibattito pubblico, al contrario della sua applicazione generalizzata? Il corpo dell’atleta – allenato, modificato, disciplinato, valutato e mercificato: reso un oggetto – diventa così un prezioso canovaccio su cui vengono incisi i segni della cultura e della biologia, il confine ultimo tra individuo e società.
Sku: PZZLB101188
ISBN: 9788832973891
Titolo: Corpi Che Contano
Autore: Nadeesha Uyangoda
Editore: 66Thand2nd
Anno: 2024
Pagine: 128
Formato: Brossura
Percepire il proprio corpo, prenderne coscienza, mapparne le cicatrici, provando a ricordarsi di quando da bambini si pedalava in bicicletta o si nuotava in piscina, confrontando la propria esperienza limitata con quella dei grandi atleti che hanno fatto delle loro abilità fisiche una professione, e servirsi di questa nuova consapevolezza per scardinare pregiudizi di razza, genere e classe. Partendo da una simile urgenza, Nadeesha Uyangoda indaga il tema complesso del rapporto tra corpo e pratica sportiva, alternando il racconto autobiografico alla narrazione di alcuni momenti storici chiave, in cui lo sport – strumento di dominio politico e di egemonia culturale, ma anche grimaldello per abbattere muri e smontare falsi miti – ha contribuito in modo determinante a costruire le nostre identità. Esistono davvero gli sport da femmine e quelli da maschi? Quanto è radicato il razzismo nelle piste di atletica o nei campi da calcio? È vero che certi gruppi etnici hanno una naturale predisposizione alla velocità, alla resistenza, alla sopportazione del dolore? Quanto incide la condizione economica nel determinare l’accesso allo sport? E perché lo ius soli sportivo ha saputo guadagnarsi una certa dignità nel dibattito pubblico, al contrario della sua applicazione generalizzata? Il corpo dell’atleta – allenato, modificato, disciplinato, valutato e mercificato: reso un oggetto – diventa così un prezioso canovaccio su cui vengono incisi i segni della cultura e della biologia, il confine ultimo tra individuo e società.