Vite Di Confine Toni Capuozzo Biblioteca Dell'immagine 2024
Vite Di Confine Toni Capuozzo Biblioteca Dell'immagine 2024
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB101318
ISBN: 9788863913774
Titolo: Vite Di Confine
Autore: Toni Capuozzo
Editore: Biblioteca Dell'immagine
Anno: 2024
Pagine: 300
Formato: Brossura
Ciò che state per leggere è il tentativo di raccontare un confine, quello tra Gorizia e Nova Gorića attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, attraverso le vite di chi l'ha attraversata, amata oppure odiata, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Vite di confine è una piccola antologia attorno all'Isonzo-Soča River, che in friulano si chiama Lusinç, Lisonz in bisiaco, nell'isontino della foce, e che i tedeschi chiamavano Sontig. Il racconto di queste vite - e delle loro lapidi immaginarie - non comprende sempre i nomi più importanti, e non necessariamente i migliori: non è una piramide, né una scalinata come quella di Redipuglia, con il duca d'Aosta, comandante della Terza armata, in prima fila, i generali che gli fanno ala e gli altri centomila dietro. Quello che state per leggere è un lapidario alla rinfusa, dove nomi e gradi e talenti e maledizioni si confondono, senza confini.
Sku: PZZLB101318
ISBN: 9788863913774
Titolo: Vite Di Confine
Autore: Toni Capuozzo
Editore: Biblioteca Dell'immagine
Anno: 2024
Pagine: 300
Formato: Brossura
Ciò che state per leggere è il tentativo di raccontare un confine, quello tra Gorizia e Nova Gorića attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, attraverso le vite di chi l'ha attraversata, amata oppure odiata, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Vite di confine è una piccola antologia attorno all'Isonzo-Soča River, che in friulano si chiama Lusinç, Lisonz in bisiaco, nell'isontino della foce, e che i tedeschi chiamavano Sontig. Il racconto di queste vite - e delle loro lapidi immaginarie - non comprende sempre i nomi più importanti, e non necessariamente i migliori: non è una piramide, né una scalinata come quella di Redipuglia, con il duca d'Aosta, comandante della Terza armata, in prima fila, i generali che gli fanno ala e gli altri centomila dietro. Quello che state per leggere è un lapidario alla rinfusa, dove nomi e gradi e talenti e maledizioni si confondono, senza confini.