Re In Fuga. La Leggenda Di Bobby Fischer Vittorio Giacopini Mondadori 2008
Re In Fuga. La Leggenda Di Bobby Fischer Vittorio Giacopini Mondadori 2008
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Sku: PZZLB101763
ISBN: 9788804573548
Titolo: Re In Fuga. La Leggenda Di Bobby Fischer
Autore: Vittorio Giacopini
Editore: Mondadori
Anno: 2008
Pagine: 275
Formato: Rilegato
Tra i grandi campioni, Fischer è praticamente l'unico che non accetta i termini della sfida imposti in modo ricattatorio dalla storia e li ribalta completamente, senza remore. Bobby sembra aver racchiuso nella sua vita, nei suoi gesti clamorosi, nel suo lunghissimo silenzio, l'essenza stessa del gioco più intelligente e violento che esista. Diventato, dopo la famosa vittoria contro Spassky, l'eroe americano per eccellenza, Fischer era l'uomo più irregolare che si possa immaginare. Eccentrico, ribelle, figlio di una donna spiata per anni dall'Fbi per sospette attività antiamericane, la sua vita fu più emozionante di qualsiasi romanzo, ma anche la più esposta ai luoghi comuni, alle formule falsamente ammirative e agli insulti altrettanto stereotipi: il genio maledetto e il rinnegato, l'eroe della guerra fredda e il traditore. Frasi fatte che non si acquietarono neanche quando il campione decise di ritirarsi dal mondo sigillandosi nell'impenetrabile silenzio di Reykjavik, dove con l'ultimo rifiuto si è sottratto alle cure lasciandosi morire. Il racconto di Giacopini tenta l'ardua impresa di restituire a Fischer le sue ragioni e lo fa attraverso la ricostruzione di un'intera epoca e della tormentata personalità di un artista, dagli esordi nella Brooklyn degli anni Cinquanta alla fin troppo simbolica reclusione tra i ghiacci islandesi. Uno specchio dove il mondo chiuso e autoreferenziale degli scacchi e quello paranoico, lucidissimo, di Bobby diventano il nostro.
Sku: PZZLB101763
ISBN: 9788804573548
Titolo: Re In Fuga. La Leggenda Di Bobby Fischer
Autore: Vittorio Giacopini
Editore: Mondadori
Anno: 2008
Pagine: 275
Formato: Rilegato
Tra i grandi campioni, Fischer è praticamente l'unico che non accetta i termini della sfida imposti in modo ricattatorio dalla storia e li ribalta completamente, senza remore. Bobby sembra aver racchiuso nella sua vita, nei suoi gesti clamorosi, nel suo lunghissimo silenzio, l'essenza stessa del gioco più intelligente e violento che esista. Diventato, dopo la famosa vittoria contro Spassky, l'eroe americano per eccellenza, Fischer era l'uomo più irregolare che si possa immaginare. Eccentrico, ribelle, figlio di una donna spiata per anni dall'Fbi per sospette attività antiamericane, la sua vita fu più emozionante di qualsiasi romanzo, ma anche la più esposta ai luoghi comuni, alle formule falsamente ammirative e agli insulti altrettanto stereotipi: il genio maledetto e il rinnegato, l'eroe della guerra fredda e il traditore. Frasi fatte che non si acquietarono neanche quando il campione decise di ritirarsi dal mondo sigillandosi nell'impenetrabile silenzio di Reykjavik, dove con l'ultimo rifiuto si è sottratto alle cure lasciandosi morire. Il racconto di Giacopini tenta l'ardua impresa di restituire a Fischer le sue ragioni e lo fa attraverso la ricostruzione di un'intera epoca e della tormentata personalità di un artista, dagli esordi nella Brooklyn degli anni Cinquanta alla fin troppo simbolica reclusione tra i ghiacci islandesi. Uno specchio dove il mondo chiuso e autoreferenziale degli scacchi e quello paranoico, lucidissimo, di Bobby diventano il nostro.