L'apoteosi Del Femminile Nella Qabbalah Moshe Idel Adelphi 2024
L'apoteosi Del Femminile Nella Qabbalah Moshe Idel Adelphi 2024
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB102293
ISBN: 9788845939440
Titolo: L'apoteosi Del Femminile Nella Qabbalah
Autore: Moshe Idel
Editore: Adelphi
Anno: 2024
Pagine: 252
Formato: Brossura
Fin dal caustico incipit, il nuovo libro di Moshe Idel promette di disvelare un paesaggio teologico controintuitivo, quasi scandaloso – promessa che verrà poi mantenuta in un crescendo analitico dall’esito abbagliante. Quel ruolo privilegiato del Femminile divino non si presta a facili analogie con altri ambiti o epoche del pensiero occidentale e orientale: non è un messaggio rivelato da un’entità femminile, come avviene con Diotima nel Simposio platonico, né può riallacciarsi alle donne eminenti sublimate nella letteratura dei trovieri, fino a guide spirituali come la Beatrice dantesca. Con certe forme delle divinità classiche (per esempio Atena, dea della saggezza, della guerra e della castità virginale), il Femminile divino dei cabbalisti condivide invece una molteplicità funzionale che Idel indaga sul piano non solo strettamente teologico, ma anche rituale. E il legame con la cultura classica riaffiora nell’acme cosmogonico del libro, allorché il Femminile divino – stando ai cabbalisti più radicali – viene a coincidere con il telos della creazione, ergendosi quindi a creatura più nobile di tutte. Perché la donna, in un vertiginoso paradosso, benché sia l’ultima a essere stata creata, è stata la prima nella mente divina, sulla scorta di una relazione Maschile-Femminile che riecheggia quella tra pensiero e azione nella dottrina della causalità aristotelica, in cui dopo significa meglio.
Sku: PZZLB102293
ISBN: 9788845939440
Titolo: L'apoteosi Del Femminile Nella Qabbalah
Autore: Moshe Idel
Editore: Adelphi
Anno: 2024
Pagine: 252
Formato: Brossura
Fin dal caustico incipit, il nuovo libro di Moshe Idel promette di disvelare un paesaggio teologico controintuitivo, quasi scandaloso – promessa che verrà poi mantenuta in un crescendo analitico dall’esito abbagliante. Quel ruolo privilegiato del Femminile divino non si presta a facili analogie con altri ambiti o epoche del pensiero occidentale e orientale: non è un messaggio rivelato da un’entità femminile, come avviene con Diotima nel Simposio platonico, né può riallacciarsi alle donne eminenti sublimate nella letteratura dei trovieri, fino a guide spirituali come la Beatrice dantesca. Con certe forme delle divinità classiche (per esempio Atena, dea della saggezza, della guerra e della castità virginale), il Femminile divino dei cabbalisti condivide invece una molteplicità funzionale che Idel indaga sul piano non solo strettamente teologico, ma anche rituale. E il legame con la cultura classica riaffiora nell’acme cosmogonico del libro, allorché il Femminile divino – stando ai cabbalisti più radicali – viene a coincidere con il telos della creazione, ergendosi quindi a creatura più nobile di tutte. Perché la donna, in un vertiginoso paradosso, benché sia l’ultima a essere stata creata, è stata la prima nella mente divina, sulla scorta di una relazione Maschile-Femminile che riecheggia quella tra pensiero e azione nella dottrina della causalità aristotelica, in cui dopo significa meglio.