Le Carceri
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Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta lievi difetti di copertina
Sku: PZZLB18110
ISBN: 9788884162953
Titolo: Le Carceri
Autore: Giovan Battista Piranesi
Editore: Abscondita
Anno: 2011
Pagine: 148
Formato: Brossura
Piranesi fu uno dei pochi geni tragici d'Italia, avendo a soli compagni Dante e Michelangelo. E ciascuno di questi geni era tragico, perché con lui si chiudeva un'epoca, un ciclo. Con Dante il Medioevo e secoli di violenza, di amor cortese e di visioni mistiche erano giudicati e riassunti in una costruzione apocalittica. Con Michelangelo il Rinascimento, e un mondo di esaltati titani vacillava sull'orlo della stanchezza, e la voluttà di Leda si mutava nel languore tenebroso della Notte. Ma con Piranesi tutto quello che l'Italia aveva avuto di civiltà, di sublimità di moli magnifiche, di gloria d'imperatori e di pontefici, di apparati festivi di gaie scenografie, di pompe funebri di solenni esequie, trovava il suo monumentale epitaffio. (Dall'introduzione di Mario Praz). Con uno scritto di Henri Focillon.
Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta lievi difetti di copertina
Sku: PZZLB18110
ISBN: 9788884162953
Titolo: Le Carceri
Autore: Giovan Battista Piranesi
Editore: Abscondita
Anno: 2011
Pagine: 148
Formato: Brossura
Piranesi fu uno dei pochi geni tragici d'Italia, avendo a soli compagni Dante e Michelangelo. E ciascuno di questi geni era tragico, perché con lui si chiudeva un'epoca, un ciclo. Con Dante il Medioevo e secoli di violenza, di amor cortese e di visioni mistiche erano giudicati e riassunti in una costruzione apocalittica. Con Michelangelo il Rinascimento, e un mondo di esaltati titani vacillava sull'orlo della stanchezza, e la voluttà di Leda si mutava nel languore tenebroso della Notte. Ma con Piranesi tutto quello che l'Italia aveva avuto di civiltà, di sublimità di moli magnifiche, di gloria d'imperatori e di pontefici, di apparati festivi di gaie scenografie, di pompe funebri di solenni esequie, trovava il suo monumentale epitaffio. (Dall'introduzione di Mario Praz). Con uno scritto di Henri Focillon.