Contro La Letteratura. Poeti E Scrittori. Una Strage Quotidiana A Scuola
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Sku: PZZLB23513
ISBN: 9788842816560
Titolo: Contro La Letteratura. Poeti E Scrittori. Una Strage Quotidiana A Scuola
Autore: Davide Rondoni
Editore: Il Saggiatore
Anno: 2010
Pagine: 134
Formato: Brossura
I ragazzi a scuola non si appassionano alla letteratura, anzi, imparano a detestarla. Possono avere in mano Manzoni o Boccaccio, Leopardi o Montale, ma non avviene nulla. È colpa della tv strillano spesso dai salotti della tv. È colpa del ministro strillano ex ministri, aspiranti ministri o chiunque altro. Sarà mica colpa degli intellettuali? si chiedono gli intellettuali. Per Davide Rondoni, autore di questo provocatorio phamplet, la letteratura è l'unico bene antropologico e nazionale del paese. E la scuola la sta distruggendo. La distrugge con gli ismi, che uccidono il gusto e salvano le cattedre, con gli insegnanti, che trattano la letteratura come fosse una fede e ne danno surrogati con cantanti, giornalisti, moralisti. Così Rondoni scrive invettive: una alla signora professoressa, una agli scrittori, che a scuola vanno solo per firmare gli autografi ai ragazzini. Rondoni arriva a una conclusione drastica. La letteratura è indispensabile ma nessuno lo sa. Per renderla davvero necessaria scommettiamo sulla libertà. Rendiamo facoltativo l'insegnamento della letteratura nella scuola italiana.
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Titolo: Contro La Letteratura. Poeti E Scrittori. Una Strage Quotidiana A Scuola
Autore: Davide Rondoni
Editore: Il Saggiatore
Anno: 2010
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I ragazzi a scuola non si appassionano alla letteratura, anzi, imparano a detestarla. Possono avere in mano Manzoni o Boccaccio, Leopardi o Montale, ma non avviene nulla. È colpa della tv strillano spesso dai salotti della tv. È colpa del ministro strillano ex ministri, aspiranti ministri o chiunque altro. Sarà mica colpa degli intellettuali? si chiedono gli intellettuali. Per Davide Rondoni, autore di questo provocatorio phamplet, la letteratura è l'unico bene antropologico e nazionale del paese. E la scuola la sta distruggendo. La distrugge con gli ismi, che uccidono il gusto e salvano le cattedre, con gli insegnanti, che trattano la letteratura come fosse una fede e ne danno surrogati con cantanti, giornalisti, moralisti. Così Rondoni scrive invettive: una alla signora professoressa, una agli scrittori, che a scuola vanno solo per firmare gli autografi ai ragazzini. Rondoni arriva a una conclusione drastica. La letteratura è indispensabile ma nessuno lo sa. Per renderla davvero necessaria scommettiamo sulla libertà. Rendiamo facoltativo l'insegnamento della letteratura nella scuola italiana.