Fiction 2.0
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Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta lievi imperfezioni di copertina.
Sku: PZZLB24001
ISBN: 9788898451678
Titolo: Fiction 2.0
Autore: Giulio Mozzi
Editore: Laurana Editore
Anno: 2017
Pagine: 281
Formato: Brossura
Potete anche non crederci, tanto è una storia vera. Una realtà ben raccontata diventa finzione, una finzione ben raccontata diventa realtà. È questo il paradosso che agisce nei racconti di Fiction, storie palesemente d'invenzione (tranne una, la più incredibile) e tuttavia accompagnate da inoppugnabili allegati documentali (articoli di giornale, sentenze, omelie, ed altro). Se nei suoi primi libri Giulio Mozzi esibiva il serissimo e disinvolto trattamento finzionale di un personaggio omonimo dell'autore (ciò che oggi è di moda chiamare autofiction), in questa che è alla fin fine la sua ultima vera raccolta di racconti (originariamente pubblicata nel 2001) egli dichiara guerra al desiderio di credere che vive in ogni lettore e si diverte, con crudele agilità, a mostrarci come le narrazioni non siano altro, piaccia o non piaccia, che dei gran mucchi di bugie. Salvo colpirci al cuore, da dentro i dedali finzionali, con una freccia emotiva e sentimentale della cui verità no, non si può dubitare.
Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta lievi imperfezioni di copertina.
Sku: PZZLB24001
ISBN: 9788898451678
Titolo: Fiction 2.0
Autore: Giulio Mozzi
Editore: Laurana Editore
Anno: 2017
Pagine: 281
Formato: Brossura
Potete anche non crederci, tanto è una storia vera. Una realtà ben raccontata diventa finzione, una finzione ben raccontata diventa realtà. È questo il paradosso che agisce nei racconti di Fiction, storie palesemente d'invenzione (tranne una, la più incredibile) e tuttavia accompagnate da inoppugnabili allegati documentali (articoli di giornale, sentenze, omelie, ed altro). Se nei suoi primi libri Giulio Mozzi esibiva il serissimo e disinvolto trattamento finzionale di un personaggio omonimo dell'autore (ciò che oggi è di moda chiamare autofiction), in questa che è alla fin fine la sua ultima vera raccolta di racconti (originariamente pubblicata nel 2001) egli dichiara guerra al desiderio di credere che vive in ogni lettore e si diverte, con crudele agilità, a mostrarci come le narrazioni non siano altro, piaccia o non piaccia, che dei gran mucchi di bugie. Salvo colpirci al cuore, da dentro i dedali finzionali, con una freccia emotiva e sentimentale della cui verità no, non si può dubitare.