La Democrazia Dei Signori Luciano Canfora Laterza 2022
La Democrazia Dei Signori Luciano Canfora Laterza 2022
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB39249
ISBN: 9788858147405
Titolo: La Democrazia Dei Signori
Autore: Luciano Canfora
Editore: Laterza
Anno: 2022
Pagine: 88
Formato: Rilegato
Come è potuto accadere che il potere legislativo passasse di fatto nelle mani dell'esecutivo riducendo le funzioni delle assemblee elettive a meri compiti di ratifica? E soprattutto: un assetto politico resta democratico anche quando il demo se n'è andato? O si trasforma in una democrazia dei signori?
Da oltre trent'anni l'Italia vede attuarsi periodicamente soluzioni irregolari delle crisi politiche. Ciampi, Monti, Draghi. Da tempo i presidenti della Repubblica si regolano come se fosse in vigore da noi la Costituzione della Quinta Repubblica francese, o forse pensano che sia ritornato lo Statuto Albertino: convocano qualcuno che metta le cose a posto. Non possiamo non chiederci se, tra le cause immediate di questa deriva, non ci sia il disinvolto e reiterato ricorso alla cosiddetta unità nazionale e al conseguente assembramento di formazioni politiche ritenute antitetiche ma destinate a perdere, nel corso di tali esperienze, larga parte dei loro connotati. È probabile che tutto questo si sia verificato sotto la pressione incalzante di costringenti strutture extranazionali in grado di imprimere una accelerazione. Ma il problema ineludibile che abbiamo di fronte è: a quale prezzo e con quale riassetto del nostro ruolo internazionale si sia prodotta una tale mutazione, e se essa sia irreversibile.
Sku: PZZLB39249
ISBN: 9788858147405
Titolo: La Democrazia Dei Signori
Autore: Luciano Canfora
Editore: Laterza
Anno: 2022
Pagine: 88
Formato: Rilegato
Come è potuto accadere che il potere legislativo passasse di fatto nelle mani dell'esecutivo riducendo le funzioni delle assemblee elettive a meri compiti di ratifica? E soprattutto: un assetto politico resta democratico anche quando il demo se n'è andato? O si trasforma in una democrazia dei signori?
Da oltre trent'anni l'Italia vede attuarsi periodicamente soluzioni irregolari delle crisi politiche. Ciampi, Monti, Draghi. Da tempo i presidenti della Repubblica si regolano come se fosse in vigore da noi la Costituzione della Quinta Repubblica francese, o forse pensano che sia ritornato lo Statuto Albertino: convocano qualcuno che metta le cose a posto. Non possiamo non chiederci se, tra le cause immediate di questa deriva, non ci sia il disinvolto e reiterato ricorso alla cosiddetta unità nazionale e al conseguente assembramento di formazioni politiche ritenute antitetiche ma destinate a perdere, nel corso di tali esperienze, larga parte dei loro connotati. È probabile che tutto questo si sia verificato sotto la pressione incalzante di costringenti strutture extranazionali in grado di imprimere una accelerazione. Ma il problema ineludibile che abbiamo di fronte è: a quale prezzo e con quale riassetto del nostro ruolo internazionale si sia prodotta una tale mutazione, e se essa sia irreversibile.