Tra Inclusione Ed Esclusione. Una Storia Sociale Dell'educazione Dei Rom E Dei Sinti In Italia
Tra Inclusione Ed Esclusione. Una Storia Sociale Dell'educazione Dei Rom E Dei Sinti In Italia
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Sku: PZZLB46359
ISBN: 9788840013718
Titolo: Tra Inclusione Ed Esclusione. Una Storia Sociale Dell'educazione Dei Rom E Dei Sinti In Italia
Autore: Luca Bravi
Editore: Unicopli
Anno: 2009
Pagine: 173
Formato: Brossura
La storia dei rom e dei sinti viene qui rievocata alla luce della cosiddetta questione zingari, etichetta denigrante secolare, e inserita all'interno di una più ampia storia sociale dell'educazione europea, segnata dal progetto occidentale di una rieducazione ossessiva di questa minoranza. Il fallimento dei progetti tagliati sui cosiddetti zingari dal Settecento produsse l'immagine del soggetto non-cittadino: crescevano gli stereotipi dello zingaro nomade, asociale, ladro, il positivismo rendeva quelle generalizzanti etichette delle tare razziali ineliminabili. Si aprivano anche per i rom e i sinti i cancelli dei campi di sterminio nazifascisti. Gli stereotipi che segnarono il destino di morte di questa minoranza (la più numerosa all'interno dell'odierna Unione europea) si sono conservati con incredibile continuità nella cultura dei non-zingari, tutto ciò riguarda la società maggioritaria e la scuola post-Auschwitz da essa progettata, in quanto ha spesso veicolato in passato, e soprattutto in Italia, lo stereotipo dello zingaro in continuità con le etichette fasciste di stampo razziale.
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Titolo: Tra Inclusione Ed Esclusione. Una Storia Sociale Dell'educazione Dei Rom E Dei Sinti In Italia
Autore: Luca Bravi
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Anno: 2009
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La storia dei rom e dei sinti viene qui rievocata alla luce della cosiddetta questione zingari, etichetta denigrante secolare, e inserita all'interno di una più ampia storia sociale dell'educazione europea, segnata dal progetto occidentale di una rieducazione ossessiva di questa minoranza. Il fallimento dei progetti tagliati sui cosiddetti zingari dal Settecento produsse l'immagine del soggetto non-cittadino: crescevano gli stereotipi dello zingaro nomade, asociale, ladro, il positivismo rendeva quelle generalizzanti etichette delle tare razziali ineliminabili. Si aprivano anche per i rom e i sinti i cancelli dei campi di sterminio nazifascisti. Gli stereotipi che segnarono il destino di morte di questa minoranza (la più numerosa all'interno dell'odierna Unione europea) si sono conservati con incredibile continuità nella cultura dei non-zingari, tutto ciò riguarda la società maggioritaria e la scuola post-Auschwitz da essa progettata, in quanto ha spesso veicolato in passato, e soprattutto in Italia, lo stereotipo dello zingaro in continuità con le etichette fasciste di stampo razziale.