Il Fascista Libertario
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Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta difetti di copertina
Sku: PZZLB48882
ISBN: 9788820050290
Titolo: Il Fascista Libertario
Autore: Luciano Lanna
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2011
Pagine: 255
Formato: Brossura
Li chiamavano fascisti. Ma ascoltavano De André, addirittura Guccini, guardavano con simpatia pure all'icona di Che Guevara, leggevano II Signore degli Anelli ma anche Saint-Exupéry o Kerouac. Giovani di destra appiattiti dal peso di un'etichetta: fascisti, appunto. Ma libertari. Per spiegare una definizione che suona come un ossimoro e mette in discussione i confini tra cliché politici consunti dall'uso, Luciano Lanna sceglie di partire dall'immaginario, dalle idee, dai miti, dalle passioni di una generazione che - da destra - si è affacciata alla politica negli anni Settanta e che oggi afferma con forza un suo rinnovato ruolo nel dibattito pubblico. Riannoda i fili di esperienze collettive, dai campi Hobbit all'approdo al governo, e delinea con gusto della provocazione il pantheon del postfascismo: dai numi tutelari Leo Longanesi ed Ezra Pound si arriva fino a intellettuali restii a ogni classificazione, come Ennio Flaiano e Roberto Saviano, passando per Indro Montanelli e... Vasco Rossi. Un viaggio al termine della destra (per parafrasare un libro-culto) che arriva fino al giorno d'oggi, fino a quegli strappi che appaiono tali soltanto a chi non tiene conto del passato. Una destra nuova, poco conformista e molto libertaria.
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ISBN: 9788820050290
Titolo: Il Fascista Libertario
Autore: Luciano Lanna
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2011
Pagine: 255
Formato: Brossura
Li chiamavano fascisti. Ma ascoltavano De André, addirittura Guccini, guardavano con simpatia pure all'icona di Che Guevara, leggevano II Signore degli Anelli ma anche Saint-Exupéry o Kerouac. Giovani di destra appiattiti dal peso di un'etichetta: fascisti, appunto. Ma libertari. Per spiegare una definizione che suona come un ossimoro e mette in discussione i confini tra cliché politici consunti dall'uso, Luciano Lanna sceglie di partire dall'immaginario, dalle idee, dai miti, dalle passioni di una generazione che - da destra - si è affacciata alla politica negli anni Settanta e che oggi afferma con forza un suo rinnovato ruolo nel dibattito pubblico. Riannoda i fili di esperienze collettive, dai campi Hobbit all'approdo al governo, e delinea con gusto della provocazione il pantheon del postfascismo: dai numi tutelari Leo Longanesi ed Ezra Pound si arriva fino a intellettuali restii a ogni classificazione, come Ennio Flaiano e Roberto Saviano, passando per Indro Montanelli e... Vasco Rossi. Un viaggio al termine della destra (per parafrasare un libro-culto) che arriva fino al giorno d'oggi, fino a quegli strappi che appaiono tali soltanto a chi non tiene conto del passato. Una destra nuova, poco conformista e molto libertaria.