Il Diritto Di Non Soffrire. Cure Palliative, Testamento Biologico, Eutanasia
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Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta difetti di copertina
Sku: PZZLB56932
ISBN: 9788804606529
Titolo: Il Diritto Di Non Soffrire. Cure Palliative, Testamento Biologico, Eutanasia
Autore: Umberto Veronesi
Editore: Mondadori
Anno: 2011
Pagine: 109
Formato: Rilegato
La labilità dei confini tra le cure di fine vita (lasciar morire), il suicidio assistito (aiutare a morire) e l'eutanasia (provocare il morire) non ha permesso finora di affrontare in modo adeguato l'enorme e delicatissimo problema - irto di implicazioni etiche, giuridiche, umane e perfino religiose - di come rispondere a quei pazienti che, affetti da una malattia inguaribile e irreversibile, invocano il permesso di morire, o meglio di interrompere una vita torturata e non più voluta. Umberto Veronesi tratta temi di bruciante attualità, come l'eutanasia e il testamento biologico, presentando le diverse forme di buona morte attraverso il racconto di storie eloquenti e strazianti di malati terminali (alcuni molto noti, come Terri Schiavo, Giovanni Nuvoli, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro) a cui è stato a lungo negato l'aiuto che avrebbe consentito di risparmiare loro atroci sofferenze. Tali argomenti vengono analizzati alla luce delle differenti posizioni assunte dai vari paesi del mondo, sia i molti in cui l'eutanasia non è permessa sia i pochi (Olanda, Belgio e Lussemburgo) in cui è stata di fatto depenalizzata, pur rimanendo un atto praticabile unicamente da personale medico e a condizione che si tratti di una richiesta motivata, reiterata e consapevole, ovvero dotata di tutti i requisiti che ne attestino la legalità.
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Titolo: Il Diritto Di Non Soffrire. Cure Palliative, Testamento Biologico, Eutanasia
Autore: Umberto Veronesi
Editore: Mondadori
Anno: 2011
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La labilità dei confini tra le cure di fine vita (lasciar morire), il suicidio assistito (aiutare a morire) e l'eutanasia (provocare il morire) non ha permesso finora di affrontare in modo adeguato l'enorme e delicatissimo problema - irto di implicazioni etiche, giuridiche, umane e perfino religiose - di come rispondere a quei pazienti che, affetti da una malattia inguaribile e irreversibile, invocano il permesso di morire, o meglio di interrompere una vita torturata e non più voluta. Umberto Veronesi tratta temi di bruciante attualità, come l'eutanasia e il testamento biologico, presentando le diverse forme di buona morte attraverso il racconto di storie eloquenti e strazianti di malati terminali (alcuni molto noti, come Terri Schiavo, Giovanni Nuvoli, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro) a cui è stato a lungo negato l'aiuto che avrebbe consentito di risparmiare loro atroci sofferenze. Tali argomenti vengono analizzati alla luce delle differenti posizioni assunte dai vari paesi del mondo, sia i molti in cui l'eutanasia non è permessa sia i pochi (Olanda, Belgio e Lussemburgo) in cui è stata di fatto depenalizzata, pur rimanendo un atto praticabile unicamente da personale medico e a condizione che si tratti di una richiesta motivata, reiterata e consapevole, ovvero dotata di tutti i requisiti che ne attestino la legalità.