Cento Anni Di Grande Guerra. Cerimonie, Monumenti, Memorie E Contromemorie
Cento Anni Di Grande Guerra. Cerimonie, Monumenti, Memorie E Contromemorie
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB57429
ISBN: 9788868437282
Titolo: Cento Anni Di Grande Guerra. Cerimonie, Monumenti, Memorie E Contromemorie
Autore: Quinto Antonelli
Editore: Donzelli
Anno: 2018
Pagine: 450
Formato: Brossura
Dagli articoli ai monumenti, dai libri di testo alle lettere, dai pellegrinaggi alle mostre, dai film alle canzoni, ciò che affiora è una vera e propria memoria polifonica,. In guerra il soldato è sempre qualcosa di meno di un uomo., - Quinto Antonelli Cento anni sono trascorsi dalla fine della Grande guerra, cento anni durante i quali la memoria del primo conflitto mondiale si è radicata nella nostra identità. È entrata nel calendario civile con le feste, del 24 maggio e del 4 novembre, ha segnato il volto delle città con monumenti grandi e piccoli, si è impressa nei nomi delle vie, ha trasformato il teatro delle battaglie in luogo di culto punteggiato da decine di sacrari, persino i resti di quel sistema di trincee, forti e caverne sono diventati mete per pellegrini e turisti. Gli autori di queste pratiche commemorative sono stati i più diversi: esponenti delle gerarchie militari e delle associazioni combattentistiche e d'arma, rappresentanti delle istituzioni, dirigenti politici, e poi architetti, giornalisti, registi, insegnanti, redattori. Una memoria, tuttavia, troppo spesso dominata da un'unica voce solista, retorica e celebrativa, che glorifica la necessità e il valore della guerra, che osanna gli eroi e sovrasta le voci di chi a quella guerra non ha mai creduto: voci stridenti, indisciplinate, a cui è difficile prestare ascolto. È anche su questo controcanto che si sofferma l'analisi attenta e rigorosa di Quinto Antonelli, sfruttando appieno le armi della cultura materiale,.
Sku: PZZLB57429
ISBN: 9788868437282
Titolo: Cento Anni Di Grande Guerra. Cerimonie, Monumenti, Memorie E Contromemorie
Autore: Quinto Antonelli
Editore: Donzelli
Anno: 2018
Pagine: 450
Formato: Brossura
Dagli articoli ai monumenti, dai libri di testo alle lettere, dai pellegrinaggi alle mostre, dai film alle canzoni, ciò che affiora è una vera e propria memoria polifonica,. In guerra il soldato è sempre qualcosa di meno di un uomo., - Quinto Antonelli Cento anni sono trascorsi dalla fine della Grande guerra, cento anni durante i quali la memoria del primo conflitto mondiale si è radicata nella nostra identità. È entrata nel calendario civile con le feste, del 24 maggio e del 4 novembre, ha segnato il volto delle città con monumenti grandi e piccoli, si è impressa nei nomi delle vie, ha trasformato il teatro delle battaglie in luogo di culto punteggiato da decine di sacrari, persino i resti di quel sistema di trincee, forti e caverne sono diventati mete per pellegrini e turisti. Gli autori di queste pratiche commemorative sono stati i più diversi: esponenti delle gerarchie militari e delle associazioni combattentistiche e d'arma, rappresentanti delle istituzioni, dirigenti politici, e poi architetti, giornalisti, registi, insegnanti, redattori. Una memoria, tuttavia, troppo spesso dominata da un'unica voce solista, retorica e celebrativa, che glorifica la necessità e il valore della guerra, che osanna gli eroi e sovrasta le voci di chi a quella guerra non ha mai creduto: voci stridenti, indisciplinate, a cui è difficile prestare ascolto. È anche su questo controcanto che si sofferma l'analisi attenta e rigorosa di Quinto Antonelli, sfruttando appieno le armi della cultura materiale,.