Islam Africani. La Preferenza Sufi
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB57540
ISBN: 9788883537783
Titolo: Islam Africani. La Preferenza Sufi
Autore: Jean-Loup Amselle
Editore: Meltemi
Anno: 2018
Pagine: 143
Formato: Brossura
Da profondo conoscitore delle civiltà dell'Africa occidentale, e del Mali in particolare, in questo libro, Jean-Loup Amselle sconfessa l'idea diffusa che esista, per natura o per storia, un Islam buono, quello spirituale e newage dei sufi, e un Islam cattivo, quello dei radicalizzati, salafiti e wahhabiti. Questa ripartizione di comodo non sarebbe altro che l'ennesima riproposizione di un discorso colonialista di lunga durata che, dapprima, ha cercato di rimuovere totalmente la presenza dell'Islam in Africa per dipingerci un continente animista, feticista, ottimamente predisposto alla civilizzazione dei paesi europei, e ora, sempre in un'ottica di delegittimazione delle società africane, e per giustificare l'interventismo occidentale, ce lo ritrae come attaccato da un movimento folle e fanatico sorto dal nulla. La stessa antropologia non è una scienza sociale neutrale in questo gioco e Amselle ci dà una lezione magistrale di come essere antropologi impegnati e militanti.
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ISBN: 9788883537783
Titolo: Islam Africani. La Preferenza Sufi
Autore: Jean-Loup Amselle
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Anno: 2018
Pagine: 143
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Da profondo conoscitore delle civiltà dell'Africa occidentale, e del Mali in particolare, in questo libro, Jean-Loup Amselle sconfessa l'idea diffusa che esista, per natura o per storia, un Islam buono, quello spirituale e newage dei sufi, e un Islam cattivo, quello dei radicalizzati, salafiti e wahhabiti. Questa ripartizione di comodo non sarebbe altro che l'ennesima riproposizione di un discorso colonialista di lunga durata che, dapprima, ha cercato di rimuovere totalmente la presenza dell'Islam in Africa per dipingerci un continente animista, feticista, ottimamente predisposto alla civilizzazione dei paesi europei, e ora, sempre in un'ottica di delegittimazione delle società africane, e per giustificare l'interventismo occidentale, ce lo ritrae come attaccato da un movimento folle e fanatico sorto dal nulla. La stessa antropologia non è una scienza sociale neutrale in questo gioco e Amselle ci dà una lezione magistrale di come essere antropologi impegnati e militanti.