Ponzio Pilato. Un Enigma Tra Storia E Memoria
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sopracopertina leggermente rovinataDue figure si fronteggiano, rischiarate dalla luce del primo mattino. Sono vicine, si parlano, condividono il medesimo spazio. L'una è quella di un prigioniero, forse in catene, l'altra, del suo inquisitore. La scena è sospesa ed elettrica - tutto deve ancora accadere - ma i rapporti di forza appaiono sbilanciati e schiaccianti: si capisce che la situazione può degenerare in un niente, la violenza esplodere in ogni momento, come infatti sarà. Non è un colloquio. È un interrogatorio,. Il racconto di Schiavone in questo libro è in gran parte un viaggio nella prima memoria cristiana, condotto rimanendo sempre nell'orbita del suo punto culminante, la morte di Gesú, che è anche quello dell'intersezione fra ricordo evangelico e storia imperiale. Un viaggio che ha l'intento di descrivere e spiegare ci?? che potrebbe essere accaduto: di districare ed estrarre un filo di trama ragionevolmente solido da quel labile e frammentario amalgama, insieme aggrovigliato e lacunoso, in cui sembra annegare ogni ricostruzione plausibile. Pilato è l'unico personaggio storico cui la memoria evangelica abbia attribuito un lungo dialogo con Gesú. Avrebbe pronunciato (e ascoltato) parole, e compiuto (e assistito a) gesti che ci hanno accompagnato per duemila anni. Schiavone si accosta a questa figura cercando di rinnovare l'intatta freschezza di un'attenzione coltivata senza obblighi, per il solo piacere del racconto e dell'interpretazione, in solitudine e libertà.
sopracopertina leggermente rovinataDue figure si fronteggiano, rischiarate dalla luce del primo mattino. Sono vicine, si parlano, condividono il medesimo spazio. L'una è quella di un prigioniero, forse in catene, l'altra, del suo inquisitore. La scena è sospesa ed elettrica - tutto deve ancora accadere - ma i rapporti di forza appaiono sbilanciati e schiaccianti: si capisce che la situazione può degenerare in un niente, la violenza esplodere in ogni momento, come infatti sarà. Non è un colloquio. È un interrogatorio,. Il racconto di Schiavone in questo libro è in gran parte un viaggio nella prima memoria cristiana, condotto rimanendo sempre nell'orbita del suo punto culminante, la morte di Gesú, che è anche quello dell'intersezione fra ricordo evangelico e storia imperiale. Un viaggio che ha l'intento di descrivere e spiegare ci?? che potrebbe essere accaduto: di districare ed estrarre un filo di trama ragionevolmente solido da quel labile e frammentario amalgama, insieme aggrovigliato e lacunoso, in cui sembra annegare ogni ricostruzione plausibile. Pilato è l'unico personaggio storico cui la memoria evangelica abbia attribuito un lungo dialogo con Gesú. Avrebbe pronunciato (e ascoltato) parole, e compiuto (e assistito a) gesti che ci hanno accompagnato per duemila anni. Schiavone si accosta a questa figura cercando di rinnovare l'intatta freschezza di un'attenzione coltivata senza obblighi, per il solo piacere del racconto e dell'interpretazione, in solitudine e libertà.