Mussolini Il Capobanda. Perche Dovremmo Vergognarci Del Fascismo Aldo Cazzullo
Mussolini Il Capobanda. Perche Dovremmo Vergognarci Del Fascismo Aldo Cazzullo
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Sku: PZZLB66298
ISBN: 9788804777878
Titolo: Mussolini Il Capobanda. Perche Dovremmo Vergognarci Del Fascismo
Autore: Aldo Cazzullo
Editore: Mondadori
Anno: 2023
Pagine: 368
Formato: Brossura
Di Mussolini la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte, peccato l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda invece che prima del '38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, ?Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40.000 morti tra i civili –, in Etiopia – dall'iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull'altro e di una razza sull'altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini.
Sku: PZZLB66298
ISBN: 9788804777878
Titolo: Mussolini Il Capobanda. Perche Dovremmo Vergognarci Del Fascismo
Autore: Aldo Cazzullo
Editore: Mondadori
Anno: 2023
Pagine: 368
Formato: Brossura
Di Mussolini la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte, peccato l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda invece che prima del '38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, ?Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40.000 morti tra i civili –, in Etiopia – dall'iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull'altro e di una razza sull'altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini.