Quando I Dati Discriminano. Bias E Pregiudizi In Grafici, Statistiche E Algori
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB85006
ISBN: 9791259821300
Titolo: Quando I Dati Discriminano. Bias E Pregiudizi In Grafici, Statistiche E Algoritmi
Autore: Donata Columbro
Editore: Il Margine (Trento)
Anno: 2024
Pagine: 128
Formato: Brossura
Al giorno d’oggi, quando si vuole dare l’idea di essere obiettivi, perché ci si prefigge di essere incontestabili, può scappare di bocca un’espressione diventata d’uso comune: Lo dicono i dati. Ma siamo certi che quei dati così allettanti, che confermano il nostro giudizio, non nascondano un pregiudizio? Quando leggiamo un articolo online o apprezziamo un’infografica colorata bisognerebbe chiedersi prima di tutto: chi trae beneficio dalla raccolta, dall’analisi e dalla rappresentazione di quel dato, e chi può esserne invece discriminato? Donata Columbro suggerisce come, universalizzando e standardizzando concetti come quello di normalità, si sia in passato più escluso che incluso, creando una rappresentazione del mondo che ha eliminato le anomalie. Stabilire però chi è dentro o fuori le statistiche non �� un atto neutrale, ma una scelta, e come tale andrebbe insegnata e indagata. Solo una persona consapevole che i dati sono costrutti umani e sociali può impedire che siano usati per discriminare, invece che per lottare contro le disuguaglianze.
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ISBN: 9791259821300
Titolo: Quando I Dati Discriminano. Bias E Pregiudizi In Grafici, Statistiche E Algoritmi
Autore: Donata Columbro
Editore: Il Margine (Trento)
Anno: 2024
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Formato: Brossura
Al giorno d’oggi, quando si vuole dare l’idea di essere obiettivi, perché ci si prefigge di essere incontestabili, può scappare di bocca un’espressione diventata d’uso comune: Lo dicono i dati. Ma siamo certi che quei dati così allettanti, che confermano il nostro giudizio, non nascondano un pregiudizio? Quando leggiamo un articolo online o apprezziamo un’infografica colorata bisognerebbe chiedersi prima di tutto: chi trae beneficio dalla raccolta, dall’analisi e dalla rappresentazione di quel dato, e chi può esserne invece discriminato? Donata Columbro suggerisce come, universalizzando e standardizzando concetti come quello di normalità, si sia in passato più escluso che incluso, creando una rappresentazione del mondo che ha eliminato le anomalie. Stabilire però chi è dentro o fuori le statistiche non �� un atto neutrale, ma una scelta, e come tale andrebbe insegnata e indagata. Solo una persona consapevole che i dati sono costrutti umani e sociali può impedire che siano usati per discriminare, invece che per lottare contro le disuguaglianze.