Odio. Storie Di Crimini Efferati Nati Dal Pregiudizio Massimo Picozzi Solferin
Odio. Storie Di Crimini Efferati Nati Dal Pregiudizio Massimo Picozzi Solferin
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB87892
ISBN: 9788828214588
Titolo: Odio. Storie Di Crimini Efferati Nati Dal Pregiudizio
Autore: Massimo Picozzi
Editore: Solferino
Anno: 2024
Pagine: 352
Formato: Brossura
Ci sono gli uomini che odiano le donne, come Gianfranco Stevanin, che sevizia prostitute nel casale degli orrori. Le infermiere che odiano i malati, angeli della morte come Lucy Letby, la killer inglese dei neonati, o l’italiana Sonya Caleffi che arriva a uccidere una paziente centenaria. I violenti di estrema destra che odiano chi ha un colore della pelle diverso dal loro, come Brenton Tarrant che assalta una moschea a Christchurch, o Luca Traini che semina il terrore per le strade di Macerata. Gli insospettabili che diventano assassini in un delirio di vendetta, come Christopher Dorner, un poliziotto che finisce a sparare ai suoi stessi colleghi. Ci sono quelli che odiano gli omosessuali, come il branco che insegue e uccide Charles Howard mentre torna a casa mano nella mano con il suo ragazzo, e quelli che odiano i bambini, come il russo Andrej Romanovic Cikatilo, il mostro di Rostov. Ci sono i seminatori di insulti e di violenza, che aggrediscono vittime per strada o sui mezzi pubblici, magari solo perché indossano un simbolo religioso, per il loro modo di vestire o per la musica che ascoltano. L’odio c’è da sempre, ed è ben diverso dalla rabbia. L’odio mette radici nella frustrazione, nell’esclusione, nel disagio sociale. L’odio cresce e si propaga come una pianta infestante. Oggi più che mai.
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ISBN: 9788828214588
Titolo: Odio. Storie Di Crimini Efferati Nati Dal Pregiudizio
Autore: Massimo Picozzi
Editore: Solferino
Anno: 2024
Pagine: 352
Formato: Brossura
Ci sono gli uomini che odiano le donne, come Gianfranco Stevanin, che sevizia prostitute nel casale degli orrori. Le infermiere che odiano i malati, angeli della morte come Lucy Letby, la killer inglese dei neonati, o l’italiana Sonya Caleffi che arriva a uccidere una paziente centenaria. I violenti di estrema destra che odiano chi ha un colore della pelle diverso dal loro, come Brenton Tarrant che assalta una moschea a Christchurch, o Luca Traini che semina il terrore per le strade di Macerata. Gli insospettabili che diventano assassini in un delirio di vendetta, come Christopher Dorner, un poliziotto che finisce a sparare ai suoi stessi colleghi. Ci sono quelli che odiano gli omosessuali, come il branco che insegue e uccide Charles Howard mentre torna a casa mano nella mano con il suo ragazzo, e quelli che odiano i bambini, come il russo Andrej Romanovic Cikatilo, il mostro di Rostov. Ci sono i seminatori di insulti e di violenza, che aggrediscono vittime per strada o sui mezzi pubblici, magari solo perché indossano un simbolo religioso, per il loro modo di vestire o per la musica che ascoltano. L’odio c’è da sempre, ed è ben diverso dalla rabbia. L’odio mette radici nella frustrazione, nell’esclusione, nel disagio sociale. L’odio cresce e si propaga come una pianta infestante. Oggi più che mai.