Donne Che Allattano Cuccioli Di Lupo. Icone Dell’Ipermaterno Adriana Cavarero
Donne Che Allattano Cuccioli Di Lupo. Icone Dell’Ipermaterno Adriana Cavarero
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB98575
ISBN: 9788869445132
Titolo: Donne Che Allattano Cuccioli Di Lupo. Icone Dell’Ipermaterno
Autore: Adriana Cavarero
Editore: Castelvecchi
Anno: 2023
Pagine: 130
Formato: Brossura
Cosa vuol dire essere madri? Cosa significa pensare il corpo come materia vivente che, nel parto, si apre e si lacera? Riportando il concetto di vita alla sua dimensione viscerale, Adriana Cavarero sfida l'indifferenza della filosofia per il corpo materno e ne esplora i lati oscuri e inquietanti, emarginati da una tradizione che predilige rappresentazioni idilliche e luminose. La sfera del nascere sigilla la complicità delle donne con la natura: è lo strano potere della procreazione, tramandato di madre in figlia, a rendere possibile la rigenerazione continua della vita. Emerge così – nell'intreccio esclusivamente femminile tra parto e physis, fra procreazione e zoe – una maternità eccedente, un'iper-maternità raffigurata dalla straordinaria potenza generatrice di Niobe e dalla vitalità esuberante e violenta delle Baccanti. Attraversando la narrativa contemporanea e il pensiero filosofico e tragico greco, con incursioni nell'antropologia, nella biologia e nella teoria critica femminista, Cavarero rifiuta ogni discorso rassicurante per svelare il versante buio e tremendo della gravidanza.
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ISBN: 9788869445132
Titolo: Donne Che Allattano Cuccioli Di Lupo. Icone Dell’Ipermaterno
Autore: Adriana Cavarero
Editore: Castelvecchi
Anno: 2023
Pagine: 130
Formato: Brossura
Cosa vuol dire essere madri? Cosa significa pensare il corpo come materia vivente che, nel parto, si apre e si lacera? Riportando il concetto di vita alla sua dimensione viscerale, Adriana Cavarero sfida l'indifferenza della filosofia per il corpo materno e ne esplora i lati oscuri e inquietanti, emarginati da una tradizione che predilige rappresentazioni idilliche e luminose. La sfera del nascere sigilla la complicità delle donne con la natura: è lo strano potere della procreazione, tramandato di madre in figlia, a rendere possibile la rigenerazione continua della vita. Emerge così – nell'intreccio esclusivamente femminile tra parto e physis, fra procreazione e zoe – una maternità eccedente, un'iper-maternità raffigurata dalla straordinaria potenza generatrice di Niobe e dalla vitalità esuberante e violenta delle Baccanti. Attraversando la narrativa contemporanea e il pensiero filosofico e tragico greco, con incursioni nell'antropologia, nella biologia e nella teoria critica femminista, Cavarero rifiuta ogni discorso rassicurante per svelare il versante buio e tremendo della gravidanza.