Il Narcos. La Storia Di Raffaele Imperiale Da Scampia A Dubai, Dal Contante Al
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CONDIZIONE: Nuovo
Sku: PZZLB98730
ISBN: 9791255430391
Titolo: Il Narcos. La Storia Di Raffaele Imperiale Da Scampia A Dubai, Dal Contante Alle Criptovalute Fino A
Autore: Daniela De Crescenzo
Editore: Paperfirst
Anno: 2024
Pagine: 224
Formato: Brossura
Quella che raccontiamo è la vita rocambolesca e spericolata del narcos che ha dominato per trent’anni il traffico della cocaina tra l’Europa e il Sudamerica. Si chiama Raffaele Imperiale, che per ottenere sconti di pena ha consegnato allo Stato nel 2016 due quadri di Van Gogh e nel 2023 un’isola al largo di Dubai per poi pentirsi e cominciare a collaborare con la Giustizia. Ha fatto affari con i maggiori trafficanti del mondo, ha commerciato con le Farc boliviane e ha gestito una fabbrica di coca in Brasile: il giro di affari movimentato da lui e dai suoi soci è stato valutato dalla Dea più o meno 23 miliardi di dollari. In Campania è stato socio dei cosiddetti Scissionisti che, contrapponendosi ai Di Lauro, hanno dato vita alla faida di Scampia provocando in pochi mesi cinquanta morti e moltissime vittime innocenti. Poi ha collaborato con la Dea e con l’FBI, inscenando perfino un falso omicidio e ha tradito amici di nemici. Con il suo commercialista è riuscito a guadagnare vendendo denaro cash ai signori dell’illegalità: gli stessi soldi che inizialmente puzzavano di cocaina, poi hanno assunto il profumo dell’economia “legale”.
Sku: PZZLB98730
ISBN: 9791255430391
Titolo: Il Narcos. La Storia Di Raffaele Imperiale Da Scampia A Dubai, Dal Contante Alle Criptovalute Fino A
Autore: Daniela De Crescenzo
Editore: Paperfirst
Anno: 2024
Pagine: 224
Formato: Brossura
Quella che raccontiamo è la vita rocambolesca e spericolata del narcos che ha dominato per trent’anni il traffico della cocaina tra l’Europa e il Sudamerica. Si chiama Raffaele Imperiale, che per ottenere sconti di pena ha consegnato allo Stato nel 2016 due quadri di Van Gogh e nel 2023 un’isola al largo di Dubai per poi pentirsi e cominciare a collaborare con la Giustizia. Ha fatto affari con i maggiori trafficanti del mondo, ha commerciato con le Farc boliviane e ha gestito una fabbrica di coca in Brasile: il giro di affari movimentato da lui e dai suoi soci è stato valutato dalla Dea più o meno 23 miliardi di dollari. In Campania è stato socio dei cosiddetti Scissionisti che, contrapponendosi ai Di Lauro, hanno dato vita alla faida di Scampia provocando in pochi mesi cinquanta morti e moltissime vittime innocenti. Poi ha collaborato con la Dea e con l’FBI, inscenando perfino un falso omicidio e ha tradito amici di nemici. Con il suo commercialista è riuscito a guadagnare vendendo denaro cash ai signori dell’illegalità: gli stessi soldi che inizialmente puzzavano di cocaina, poi hanno assunto il profumo dell’economia “legale”.